Lo spazio dedicato alle tue pubblicazioni. Scegli gli Enti di pubblica Amministrazione che intendi coinvolgere e le relative Aree di riferimento. Condividi i tuoi atti amministrativi, le tue riflessioni normative e/o i tuoi dubbi relativi all’esecuzione di alcune attività professionali. I tuoi colleghi impegnati in eguale attività/ragionamenti potranno sostenere il confronto commentando ed allegando atti pubblici e procedure già prodotte. Ciò per la crescita lineare delle esperienze e dei territori.
Ente di appartenenza: Comune di Campobasso
Ufficio di appartenenza: Risorse Umane
Ruolo: Funzionario contabile
Requisiti per la fruizione del congedo straordinario retribuito ai sensi dell’art. 42, comma 5, D.lgs. n. 151/2001
Una dipendente ha richiesto congedo straordinario ai sensi dell'art. 42, comma 5, D.lgs. n. 151/2001 per la propria nonna, riconosciuta portatrice di handicap in situazione di gravità ai sensi dell'art. 3, comma 3, L. 104/1992. Come noto, il D.lgs. n. 151/2001 sancisce una tassativa scala di priorità tra i familiari della persona da assistere nella concessione del beneficio e anche successive pronunce giurisprudenziali hanno ribadito la non modificabilità della suddetta scala di priorità ed
Aspettativa ai sensi dell’art. 18, comma 1, L. 183/2010.
Buongiorno. Una dipendente ha richiesto di fruire dell’aspettativa non retribuita di cui all’art. 18, comma 1, della L. 183/2010, come modificato dalla L. 74/2023 per un periodo di 12 mesi. La citata normativa prevede che “i dipendenti pubblici possono essere collocati in aspettativa non retribuita e senza decorrenza dell’anzianità di servizio, per un periodo massimo di trentasei mesi e rinnovabili solo una volta (…)”, per un periodo massimo quindi di 72 mesi. Ci si chiede: al ter