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VERIFICA ART. 11 CODICE APPALTI

Come si puo’ effettuare la verifica prevista dall’articolo 6 terzo periodo – ritardo nei pagamenti delle retribuzioni – del codice degli appalti D.Lgs. 36/2023?

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Claudio Valeri

Gentile Emiliano,
grazie per aver scelto di sostenere con le sue pubblicazioni il senso di Partecipata !
Oltre a ricevere la condivisioni dei suoi colleghi, anche il nostro team rilascia un parere che, come ovvio, non è vincolante ma vuole sostenere lo scambio di informazioni e aprire ad un altro punto di vista.

Riassunto:

L’articolo 6, comma 3, del D.Lgs. 36/2023 (“Codice degli Appalti”) introduce un nuovo obbligo di verifica per le stazioni appaltanti e gli enti concedenti in merito al tempestivo pagamento delle retribuzioni ai lavoratori impiegati nell’esecuzione di appalti e concessioni. La procedura di verifica si svolge in due fasi: richiesta di informazioni e verifica da parte del RUP. In caso di mancato pagamento, il RUP dispone il pagamento diretto delle retribuzioni arretrate ai lavoratori.

Approfondimenti:
1. Richiesta di informazioni:

  • Soggetti coinvolti:
  • RUP: Il Responsabile Unico del Procedimento è tenuto ad avviare la procedura di verifica.
  • Soggetto inadempiente: L’appaltatore o il subappaltatore che ritardano il pagamento delle retribuzioni sono i soggetti inadempienti.
  • Modalità di richiesta:
  • La richiesta deve essere inviata per iscritto dal RUP al soggetto inadempiente.
  • Contenuto della richiesta:
  • La richiesta deve specificare l’ammontare delle retribuzioni arretrate e il termine entro cui provvedere al pagamento (non superiore a 15 giorni).
  • Documentazione da trasmettere:
  • Il soggetto inadempiente deve trasmettere al RUP, entro 5 giorni dalla ricezione della richiesta, la documentazione idonea a dimostrare l’avvenuto pagamento delle retribuzioni arretrate.

2. Verifica da parte del RUP:

  • Valutazione della documentazione:
  • Il RUP valuta attentamente la documentazione trasmessa dal soggetto inadempiente.
  • La documentazione deve essere completa e idonea a dimostrare il pagamento delle retribuzioni arretrate.
  • Mancato pagamento:
  • Se il RUP accerta che le retribuzioni non sono state pagate, invita nuovamente il soggetto inadempiente a provvedere entro un termine non superiore a 5 giorni.
  • Persistente inadempimento:
  • In caso di persistente inadempimento, il RUP dispone il pagamento diretto delle retribuzioni arretrate ai lavoratori.
  • Pagamento diretto ai lavoratori:
  • Il RUP identifica i lavoratori aventi diritto al pagamento delle retribuzioni arretrate.
  • Determina l’ammontare delle retribuzioni arretrate sulla base dei contratti collettivi nazionali di lavoro applicabili.
  • Procede al pagamento diretto delle retribuzioni arretrate ai lavoratori, mediante bonifico bancario o postale.

3. Rilievi e precisazioni:

  • Richiesta di informazioni anche in assenza di segnalazioni: Il RUP può avviare la procedura di verifica anche in assenza di specifiche segnalazioni da parte dei lavoratori o di altri soggetti.
  • Accesso a dati e informazioni: Il RUP può avvalersi dei dati e delle informazioni acquisite dai competenti organismi previdenziali per l’identificazione dei lavoratori e la determinazione dell’ammontare delle retribuzioni arretrate.
  • Tutela dei lavoratori: La procedura di verifica mira a tutelare il diritto dei lavoratori al tempestivo pagamento delle retribuzioni.
  • Sanzioni per il RUP: In caso di violazione dell’obbligo di verifica, il RUP è sottoposto alle sanzioni disciplinari previste dalla normativa vigente.

Raccomandazioni:

  • Tempestività: È importante che il RUP avvii la procedura di verifica con la massima tempestività, non appena viene a conoscenza di un eventuale ritardo nei pagamenti delle retribuzioni.
  • Collaborazione con i lavoratori: Il RUP può avvalersi della collaborazione dei lavoratori per acquisire le informazioni necessarie per la verifica.
  • Documentazione completa: Il soggetto inadempiente deve trasmettere al RUP una documentazione completa e tempestiva per dimostrare l’avvenuto pagamento delle retribuzioni arretrate.

Conclusioni:
L’obbligo di verifica del rispetto del divieto di ritardo nei pagamenti delle retribuzioni rappresenta un importante strumento per garantire la tutela dei diritti dei lavoratori e contrastare il fenomeno del lavoro nero. L’applicazione rigorosa di questa norma da parte delle stazioni appaltanti e degli enti concedenti contribuirà a creare un mercato del lavoro più equo e trasparente.

Un caro saluto e buon lavoro

Responsabile Esecutivo
Claudio Valeri

Claudio Valeri

L’articolo 11 del Codice Appalti (D.Lgs. 36/2023) prevede l’obbligo di verifica del rispetto degli obblighi in materia di lavoro, salute e sicurezza da parte delle stazioni appaltanti e degli enti concedenti per tutti gli appalti e le concessioni di lavori, servizi e forniture, a prescindere dal loro importo.
Tuttavia, esistono alcune deroghe all’obbligo di verifica, che riguardano specificamente:

  • Appalti di importo inferiore a € 5.000: Per questi appalti, la stazione appaltante o l’ente concedente può disporre la verifica in modo semplificato, anche mediante l’acquisizione di una dichiarazione resa ai sensi dell’articolo 47 del DPR 442/1997 dal soggetto affidatario.
  • Appalti di importo inferiore a € 2.000: Per questi appalti, la stazione appaltante o l’ente concedente può disporre la verifica in modo ancor più semplificato, mediante la sola acquisizione di una dichiarazione resa ai sensi dell’articolo 47 del DPR 442/1997 dal soggetto affidatario.

Microaffidamenti:
I microaffidamenti sono appalti di importo inferiore a € 1.000. Per questi appalti, non è prevista l’obbligo di verifica del rispetto degli obblighi in materia di lavoro, salute e sicurezza.
Tuttavia, è importante precisare che la stazione appaltante o l’ente concedente può comunque disporre la verifica anche per i microaffidamenti, se lo ritiene opportuno.
Raccomandazioni:
Anche se non è obbligatoria per i microaffidamenti, la verifica dell’articolo 11 è sempre consigliata, in quanto consente di tutelare il rispetto dei diritti dei lavoratori e di garantire la sicurezza dei cantieri.
Inoltre, è importante ricordare che l’obbligo di verifica non si esaurisce con l’acquisizione della documentazione, ma richiede un monitoraggio costante dell’esecuzione del contratto da parte della stazione appaltante o dell’ente concedente.
Risorse utili:

  • ANAC – Guida alla verifica del rispetto degli obblighi in materia di lavoro, salute e sicurezza: [URL non valido rimosso]
  • Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: https://www.lavoro.gov.it/

Conclusione:
L’obbligo di verifica del rispetto degli obblighi in materia di lavoro, salute e sicurezza è un aspetto fondamentale degli appalti pubblici. Sebbene esistano alcune deroghe per i microaffidamenti, è sempre consigliabile effettuare la verifica per tutelare i diritti dei lavoratori e la sicurezza dei cantieri.

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