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Accensione anticipata impianti di riscaldamento di proprietà comunale.

Buongiorno,
in fase di predisposizione di ordinanza sindacale volta all’accensione anticipata degli impianti di riscaldamento dell’ente sono incappato in un blocco.

La normativa di riferimento che sarebbe il DPR 16 aprile 2013, n. 74 dal portale Normattiva risulta abrogato con dicitura: “Il D.Lgs. 10 giugno 2020, n. 48 ha disposto (con l’art. 17, comma 4) che “Alla data di entrata in vigore del decreto di cui all’articolo 4, comma 1-quinquies, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, è abrogato il decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 74”.“.

Tale DPR però è l’unico che mi risulta in essere, tanto che viene addirittura citato in una nota di Regione Lombardia appena arrivataci in merito alla proroga dell’accensione di tali impianti.

Ci sarebbe poi il Decreto del MITE 6 ottobre 2022, n.383 che da disposizioni simili con maggiori restrizioni, peccato che sia valido appena per la stagione invernale 2022/2023.

Potete darmi delucidazioni nel merito? grazie

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Claudio Valeri

Gentile Tino,
per prima cosa grazie per esserti registrato in Partecipata ed averne compreso profondamente il senso di condivisione. Anche noi di Partecipata rilasciamo il nostro parere che, come tale, non è vincolante. Provvederemo anche a stimolare tutti i tuoi colleghi al fine di farli atterrare sulla tua pubblicazione.
Se riesci stimola i tuoi colleghi anche nella chat whatsApp a registrarsi su Partecipata. Il Servizio come sai è gratuito!

La normativa vigente sull’accensione degli impianti di riscaldamento presenta delle complessità dovute all’abrogazione del DPR 74/2013 e all’assenza di un quadro normativo completamente definito.

  • D.Lgs. 10 giugno 2020, n. 48: Questo decreto ha disposto l’abrogazione del DPR 74/2013, subordinandola all’entrata in vigore di un nuovo decreto attuativo.
  • Decreto MITE 6 ottobre 2022, n. 383: Questo decreto, pur avendo fornito indicazioni specifiche per la stagione invernale 2022/2023, non è più valido per la stagione in corso.
  • Normativa regionale: La Regione Lombardia, come altre regioni, può aver emanato proprie disposizioni in materia di riscaldamento, integrando o specificando le norme nazionali. È fondamentale consultare le ultime disposizioni regionali.
  • Ordinanze comunali: I comuni possono adottare ordinanze specifiche, tenendo conto delle esigenze locali e delle disposizioni regionali.

Linee guida per l’ordinanza sindacale:
In assenza di una normativa nazionale univoca e aggiornata, gli enti locali devono fare riferimento alle disposizioni regionali e comunali, nonché interpretare le norme esistenti alla luce delle circostanze attuali.
Elementi essenziali da includere nell’ordinanza:

  • Base giuridica: Citare esplicitamente il D.Lgs. 48/2020, le disposizioni regionali lombarde e, se presenti, le ordinanze comunali precedenti.
  • Motivazione: Spiegare le ragioni che giustificano l’accensione anticipata, ad esempio le condizioni climatiche, le esigenze della popolazione e le disposizioni normative vigenti.
  • Periodo di accensione: Definire in modo chiaro le date di inizio e fine del periodo di riscaldamento, tenendo conto delle eventuali deroghe per particolari categorie di edifici.
  • Temperature massime: Stabilire le temperature massime consentite all’interno degli ambienti riscaldati, differenziando eventualmente tra edifici residenziali, pubblici e industriali.
  • Modalità di funzionamento: Indicare le modalità di funzionamento degli impianti, ad esempio la possibilità di utilizzare sistemi di regolazione termica o di programmazione oraria.
  • Obbligo di manutenzione: Richiedere la regolare manutenzione degli impianti termici.
  • Sanzioni: Prevedere sanzioni amministrative per le violazioni delle disposizioni dell’ordinanza.
  • Flessibilità: Prevedere la possibilità di modificare l’ordinanza in caso di variazioni delle condizioni climatiche o normative.

Conclusioni:
La redazione di un’ordinanza sindacale sull’accensione degli impianti di riscaldamento richiede un’attenta analisi della normativa vigente e una valutazione delle esigenze locali. È fondamentale adottare un approccio equilibrato, tenendo conto delle disposizioni normative e degli obiettivi di efficienza energetica.
Un caro saluto

Responsabile Esecutivo
Claudio Valeri

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